Strumenti Popolari Siciliani
Contrabasso
Il contrabbasso è uno strumento musicale della famiglia dei cordofoni ad arco (in parole più semplici è uno strumento che si suona strofinando l'archetto su una delle quattro corde, anche se nel jazz viene suonato ormai quasi esclusivamente pizzicandole).
Della famiglia degli archi (di cui fanno parte anche il violino, la viola e il violoncello) è lo strumento più grande: è alto poco più di 2 metri e si suona in piedi tenendolo appoggiato per terra.
Oltre ad essere il più grande, è anche lo strumento con il suono più basso di tutti gli archi: la 1° corda (quella più acuta) è un Sol, la 2° è un Re, la 3° è un La e la 4° è un Mi.
Per indicare con più precisione la reale altezza di una nota, viene utilizzata una nomenclatura che affianca al nome della nota un numero. Questa numerazione inizia dalla nota più bassa del pianoforte (La0) fino alla nota più alta (Do8). Seguendo questo schema, le corde del contrabbasso sono:
1°corda: Sol2
2°corda: Re2
3°corda: La1
4°corda: Mi1
Esistono anche contrabbassi a cinque corde, in cui l'ultima è generalmente un Do1 o un Si0. Questo genere di accordatura è poco utilizzata.
In orchestra il contrabbasso ha raramente una funzione solistica, per via del suo suono estremamente basso. Ha però una funzione indispensabile nell'"amalgamare" i suoni degli strumenti acuti, ed è lo strumento che più di ogni altro pone le basi alle melodie dell'orchestra.
Le origini
Una delle prime testimonianze sull'uso del contrabbasso è data dal quadro Nozze di Cana (1562-63) del Veronese, ove Tiziano è raffigurato mentre suona un contrabbasso. Monteverdi nel 1608 richiede un "basso di viola".
Inizialmente il contrabbasso serviva solo a raddoppiare la viola da gamba (o il violoncello) all'ottava bassa. Successivamente, grazie a virtuosi (Michele Berini e soprattutto Domenico Dragonetti), il contrabbasso si svincola dalla mera funzione d'accompagnamento per raggiungere, con Giovanni Bottesini, le più alte vette espressive.
Le accordature ed il numero delle corde variano in tutta Europa fino alla fine dell'Ottocento.
Nella zona tedesca si utilizzava principalmente il basso a quattro corde, mentre in Italia era più usato il basso a tre corde, dal suono più melodioso ma col difetto di avere un'estensione molto limitata. Il contrabbasso più utilizzato divenne quello a quattro corde non per qualche pregio particolare, ma perché i più grandi compositori del tempo erano tedeschi (vedi Mozart, Haydn, Beethoven).
Nelle loro composizioni loro utilizzavano il basso a quattro corde solamente perché nella loro zona era il più suonato. Richard Wagner scrisse nelle sue opere anche delle musiche orchestrali in cui compariva il basso a cinque corde (di origine nordica), ma è raramente utilizzato.